Prurito Anale

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    E’ un sintomo molto frequente e “socialmente imbarazzante” che costringe il paziente a grattarsi energicamente fino a procurarsi vere e proprie lesioni della cute perianale con ulteriore peggioramento della sintomatologia. Spesso il fastidio aumenta di notte e caratteristicamente può andare incontro a periodi di remissione e riacutizzazione. Generalmente alla base del prurito vi sono perdite di materiale dal canale anale (soiling) che tengono sempre l’ano umido determinando macerazione della cute perianale con conseguente irritazione cutanea e talvolta sovra infezioni micotiche o batteriche.

    Cause

    Il prurito può essere associato a patologie molto comuni come emorroidi prolassanti, ragadi anali, fistole perianali, marische, prolasso rettale, ipotonia sfinteriale, cicatrici post-chirurgiche deformanti l’ano e tutte le condizioni scatenanti la diarrea; quest’ultima infatti rende difficile ottenere una buona detersione dell’ano che risulta spesso imbrattato di feci. Altre cause relativamente frequenti sono rappresentate da parassitosi intestinali, infezioni batteriche, infezioni virali e da miceti. Cause meno frequenti di prurito anale sono il carcinoma anale e il morbo di Paget a localizzazione anale. Anche l’uso cronico di pomate a base di cortisonici, antistaminici e anestetici locali applicate localmente per curare alcune patologie anali possono scatenare il prurito. Và infine ricordato che anche la scarsa igiene anale o l’igiene eccessiva con detergenti non specifici può determinare disidratazione e irritazione della cute perianale con comparsa di prurito.