Cura Condilomi Anali

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    Condilomi Anali

    Detti anche condilomi acuminati, o verruche anali, relativamente frequenti si presentano come piccole verruche con la superficie ruvida e frastagliata che interessano la cute perianale potendosi estendere rapidamente anche alla regione genitale e alla parte interna del canale anale. Causate dal Papillomavirus si trasmettono per contatto diretto e per via sessuale. Tale via di trasmissione impone sempre anche il controllo del partner. La loro persistenza per lungo tempo può determinare una trasformazione cancerosa.

    Diagnosi

    Basta una semplice visita coloproctologica per porre diagnosi di condilomi anali.

    Prevenzione

    Il preservativo è molto utile, ma non ricopre tutte le aree genitali (ad es. lo scroto) per cui non protegge al 100%. Va sempre usato, nei rapporti sessuali occasionali, qualunque sia la modalità di rapporto (vaginale, anale ed anche orale), anche per prevenire le altre infezioni sessualmente trasmesse (gonorrea, chlamydia, mycoplasmi, sifilide, HIV ecc.)

    La Vaccinazione contro il papillomavirus (HPV) è raccomandata perchè previene in modo efficace la comparsa di condilomi e dei tumori in regione ano-genitale causati dal virus HPV.

    Terapia

    Le verruche localizzate sulla cute perianale possono essere trattate con l’applicazione topica di creme ad intervalli regolari per una durata di circa 4 settimane. Il trattamento deve avvenire sotto la supervisione medica per prevenire un danno troppo esteso alla cute normale. Se il numero di verruche è elevato o se sono localizzate all’interno del canale anale, non è indicato l’uso di creme ma piuttosto la distruzione delle neoformazioni con il bisturi elettrico o qualunque altro tipo di bisturi. La chirurgia laser che spesso viene richiesta dai pazienti non mostra nessun vantaggio rispetto agli altri metodi. Il trattamento chirurgico può essere eseguito ambulatorialmente in anestesia locale e il paziente può, nella maggior parte dei casi, riprendere l’attività lavorativa il giorno dopo. Nel mesi successivi il paziente dovrà sottoporsi a ripetute visite di controllo e ciò perché spesso il papillomavirus può vivere nella cute apparentemente normale senza dare segno di se anche fino a 6 mesi dopo la rimozione dell’ultima verruca. Qualora dovessero comparire nuove verruche non bisogna pensare ad un fallimento della terapia ma ad una persistenza di malattia da trattare con ulteriori interventi chirurgici.