Dolore Anale

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    Rappresenta uno dei sintomi che più frequentemente costringe il paziente a rivolgersi allo specialista proctologo; può essere la conseguenza di numerose patologie che interessano il canale anale direttamente o indirettamente. Tra le cause più frequenti vi sono trombosi emorroidaria, ipertono sfinteriale, ragadi e ascessi anali. Altre cause più o meno rare sono malattie infiammatorie croniche con localizzazione anale, neoplasie, coccigodinia, proctalgia fugax, dolore anale cronico idiopatico. Qualunque sia la causa del dolore lamentato dal paziente sarebbe sempre opportuno valutarne l’intensità mediante scala del dolore visiva (VAS) o numerica (NRS).

    Anismo

    In questa patologia il dolore anale è causato da uno spasmo del muscolo sfintere anale esterno associato ad una contrazione paradossa (mancato rilasciamento) del muscolo pubo-rettale durante il ponzamento. Può essere diagnosticato mediante esami strumentali quali manometria ano-rettale ed Rx defeco grafia e può essere causa di stipsi.

    Coccigodinia

    Detta anche sindrome da spasmo degli elevatori consegue a traumi o microtraumi del coccige che determinano un’infiammazione locale con spasmo riflesso dell’elevatore dell’ano. Sebbene spesso i pazienti riferiscano all’anamnesi di non ricordare traumi della regione coccigea lamentano un dolore all’ano, talvolta irradiato al sacro e ai genitali, che compare costantemente quando sono seduti e regredisce parzialmente se stanno in piedi o sdraiati; non vi è quasi mai correlazione tra dolore e defecazione. La diagnosi viene posta con una radiografia della regione sacro-coccigea sebbene già la pressione esterna o endorettale del coccige evochi intenso dolore supportando l’ipotesi diagnostica. La terapia si basa prevalentemente sulla somministrazione di analgesici ed antinfiammatori. Buoni risultati vengono talvolta ottenuti con l’elettrostimolazione.

    Proctalgia fugax

    Caratterizzata da un dolore anale molto intenso ma fugace, compare soprattutto di notte in maniera improvvisa e senza causa apparente. Difficilmente scatenabile in corso di visita medica che spesso risulta negativa per patologie in atto, viene curata in maniera aspecifica con analgesici da assumere al bisogno o benzodazepina. Il dolore può essere alleviato anche dal cambiamento di postura o dall’autoesplorazione digitale del retto.

    Dolore anale cronico idiopatico

    La sua origine non è del tutto chiara dal momento che sono state postulate numerose ipotesi che spesso non hanno trovato riscontro dal punto di vista clinico. Tra le cause più probabili vi sono ipertono sfinteriale, contrazione paradossa del puborettale e neuropatia da stiramento del nervo pudendo; un ruolo importante sembra avere anche lo stato psicologico del paziente che spesso riferisce sindrome ansioso-depressiva associata a patologie psico-somatiche dell’apparato digerente come la sindrome del colon irritabile. Difficilmente scatenabile in corso di visita medica che spesso risulta negativa per patologie in atto, viene curata in maniera aspecifica con analgesici da assumere al bisogno.